“La musica tocca quei misteri del mondo interno che sfuggono ad ogni altra rappresentazione. Nel fondo di ogni realtà psichica si cela qualcosa di imperscrutabile, che sfugge alle modalità raziocinanti della conoscenza. In questo territorio non può addentrarsi il linguaggio verbale, ma solo la musica. l’unica che possa approssimarsi all’ineffabile.”
(V. Jankélévitch)
Studio musica e pianoforte da quando sono molto piccola, prima in una associazione locale e poi al Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento. In tutto il mio percorso però ho sempre fatto molta fatica a trovare il modo di conciliare la mia passione, la musica e il pianoforte, con ciò che sentivo di voler fare nella vita: esserci per gli altri. Il musicista, nel particolare il pianista, tende a stare prevalentemente da solo, si esibisce come solista o al massimo accompagna qualche altro strumento in ensamble. Io sentivo che questa non era la strada giusta per me, sentivo che la musica andava oltre l’esecuzione, oltre l’esibizione fine a sé stessa.
Ho sempre trovato e sentito che nella musica c’era un qualcosa di più, che permetteva di comunicare con l’altro senza parlare. È in questo senso che ho incontrato la musicoterapia, disciplina che mi ha permesso di unire ciò che più amavo, la musica è diventata il mezzo attraverso il quale riesco a stare con l’altro, a comunicare, ad incontrarlo senza parole e senza giudizio.
Sono musicoterapeuta e didatta della musica, insegnante di pianoforte e pianista e nel mio lavoro amo unire più approcci e visioni possibili per avere una visione il più globale possibile della persona. Utilizzo prevalentemente l’improvvisazione sonoro-musicale e seguo l’approccio della musicoterapia psicodinamica con riferimento alla musicoterapia benenzoniana e alla musicoterapia della libera improvvisazione di J. Alvin. Accanto alla musicoterapia lavoro con progetti musicali all’interno delle scuole del territorio e insegno pianoforte nell’Associazione Emus – Emozioni e Musica di Piedicastello.